{"id":23553,"date":"2023-04-05T06:21:44","date_gmt":"2023-04-05T06:21:44","guid":{"rendered":"https:\/\/vashmeh.ru\/?p=23553"},"modified":"2023-04-05T06:21:45","modified_gmt":"2023-04-05T06:21:45","slug":"second-waltz-n2","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/vashmeh.ru\/prime-volte\/second-waltz-n2\/","title":{"rendered":"Second Waltz n\u00b02"},"content":{"rendered":"\n
“egocentrica, come tutti” l’anulare
“vergine” apr\u00ec tutte e cinque le dita.
Giuro mi si mozz\u00f2 il fiato in gola. Chiunque avrebbe risposto “ma come si permette??” io invece rimasi paralizzata, arrossata, e non dall’arrabbiatura, impotente.
“Ci ho preso’?” disse inarcando le sopracciglia.
Io non dissi nulla.
Nemmeno lei, ma inarc\u00f2 ancora di pi\u00f9 le sopracciglia fissandomi negli occhi quel suo sguardo, un modo per dire nuovamente “ci ho preso?”
Feci un minimo, impercettibile, segno di assenso.
“E proprio come a me, non ti piacciono gli uomini”
Mi inchiod\u00f2 con lo sguardo al muro. Ora non ero paralizzata. Ero un blocco di ghiaccio in ogni cellula. Le punta delle dita mi formicolavano impazzite dentro la carne.
“Ci ho preso”?
Non dissi niente. Non feci nessun cenno. Niente di niente. La guardavo solo. Congelata.
“Non ho bisogno che mi rispondi”.
Passarono cinque lunghissimi minuti di silenzio tra di noi. O forse erano due. O forse pochi secondi. A me parve un’eternit\u00e0, soprattutto adesso quando ci ripenso.
Poi lei si alz\u00f2 dalla poltrona. Mi diede un ultimo sguardo e se ne and\u00f2, senza dire nulla.
Io rimas\u00ec l\u00ec paralizzata, senza sapere cosa fare. La casa era ora avvolta dal pi\u00f9 assoluto silenzio. Tutto mi sembrava ovattato, come se stessi dentro una campana di vetro.
Volevo andarmeno e non potevo. Una forza mi tratteneva l\u00ec. Eppure la porta era l\u00ec, a due metri da me. Gira la maniglia, saluta e torna a casa.
Ma ero immobile. Aspettavo che lei tornasse, o che dicesse qualcosa. Sapevo, non so con quale potere della mente, amplificato da quel silenzio, dov’era andata senza averla vista andare l\u00ec. Lo sapevo senza saperlo.
Rimasi ancora due minuti immobile, col violino abbassato. Poi lo appoggiai sul tavolo e andai a vedere.
“Ce ne hai messo di tempo”
La trovai davanti alla sua camera da letto. Con addosso solo una vestaglia di seta color panna.
Il respiro mi arriv\u00f2 in gola e feci due passi indetro e non dissi niente, non ne avevo la forza, ne di andarmene, ne di fare altro.
Ero letteralmente, completamente, paralizzata. Il mio respiro perdeva due giri ad ogni inspirazione.
Ancora quel suo sguardo, dalla caviglia s\u00f9, piano piano, fino alla spalla, e poi agli occhi. Una piuma invisibile mi accarezzava il corpo e mi congelava allo stesso tempo.
“Lo so come ti senti” mi disse. “Anche a me accadde la stessa cosa. Tanto tempo fa ormai. Non riesci a muoverti vero? Lo so. Ma non ti costringer\u00f2, se \u00e8 questo che ti preoccupa, come lei non lo fece con me”
Il mio respiro si fece pi\u00f9 forte.
“Quella \u00e8 la porta” disse indicando l’uscita, “e anche questa lo \u00e8” dissei indicando quella sulla quale era appoggiata.
“Sono le 14, Carlo \u00e8 partito un’ora fa per Milano e, facendo due conti, non torner\u00e0 prima di questa sera tardi”.
Non sapevo cosa dire, cosa fare, nulla. Una statua, credetemi. Una statua ghiacciata.
“Vuoi chiamare i tuoi che tardi?”
Quella domanda mi sciocc\u00f2 a tal punto che spalancai lievemente la bocca. Fare\u2026tardi. Chiamare i miei per fare tardi per\u2026
Feci un lieve cenno di no con la testa. I ricci, che avevo all’epoca, mi crearono un lieve solletichio alle orecchie.
Lei ancora mi squadr\u00f2, dalle caviglie alla spalla e questa volta il brivido che mi provoc\u00f2 mi sconquass\u00f2 in ogni poro della pelle.
Restammo a guardarci per un minuto. Forse per pochi secondi. Forse per dieci miliardi di anni. Non c’era pi\u00f9 tempo, n\u00e8 spazio.
“E’ stato quasi quarant’anni, era giugno” disse. “E restavo l\u00ec, proprio come fai tu.
Non mi accorsi nemmeno che mi aveva preso per mano. Mi abbandonai. Entrammo.
“So cosa provi”. ripet\u00e8. “E so anche che vorrei tornare a quel momento ogni giorno”. La sua voce era un sussurro adesso, aria calda che mi soffiava nelle orecchie. Mi stava accarezzando la mano, io tremavo, ma davvero forte. E non solo di paura.
Poi accade tutto come in un massaggio al quale ti sei abbandonata da una giornata lavorativa, non mi accorsi che contemporaneamente mentre mi baciava, e io non opposi alcuna resistenza, e dava un morsetto al labbro inferiore, e io ricambiai con la paura di farle male, non mi accorsi che mentre faceva questo la sua mano me la stava sfiorando, massaggiando\u2026e ancora lievemente sfiorando, e poi ancora massaggiando e io venni, esplos\u00ec, subito, con il corpo fuori controllo dagli spasmi, la bocca aperta prima dallo shock e poi dal piacere e poi dallo shock, dal piacere e dalla sorpresa e dall’addesso oddio cosa sta accandendo e lei continuava e continuava e io ero tutta un fascio di nervi e lei che non diceva niente e io che “s\u00ec\u2026”.. “s\u00ec\u2026” non so nemmeno come mi uscirono dalla bocca quelle poche semplici, vitali, magnifiche parole.
Scese con la testa, mi guard\u00f2 solo un attimo, e sorrise e scost\u00f2 le mutandine o forse le tolse non riusc\u00ec bene a capire e oddio forse \u00e8 quello il vero momento, forse \u00e8 proprio quello, quando sent\u00ec\u00ec la sua lingua\u2026prima fuori\u2026attorno\u2026poi dentro e colavo, colavo lo sentivo e mi vergognavo ma poi venni ancora una volta, pi\u00f9 violentemente della prima e poi una terza e ancora\u2026non capivo pi\u00f9 niente quando tenevo la sua testa cl\u00ec e le mie mani si perdevano nei suoi capelli e persi il controllo completo di me.
Mi vestii subito, rimisi la mia maglietta di flanella e le mie mutandine e non andai nemmeno in bagno e usc\u00ec e presi il mio violino e non dissi nulla. Nulla, nulla, nulla e nulla e mai pi\u00f9 nulla a nessuno fino a oggi.
Oggi una lezione.
Sapete?
Insegno il violino anch’io\u2026<\/p>\n
“egocentrica, come tutti” l’anulare“vergine” apr\u00ec tutte e cinque le dita.Giuro mi si mozz\u00f2 il fiato in gola. Chiunque avrebbe risposto “ma come si permette??” io invece rimasi paralizzata, arrossata, e non dall’arrabbiatura, impotente.“Ci ho preso’?” disse inarcando le sopracciglia.Io non dissi nulla.Nemmeno lei, ma inarc\u00f2 ancora di pi\u00f9 le sopracciglia… <\/p>\n","protected":false},"author":976,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"yasr_overall_rating":0,"yasr_post_is_review":"","yasr_auto_insert_disabled":"","yasr_review_type":""},"categories":[129],"tags":[173],"ppma_author":[1536],"yasr_visitor_votes":{"number_of_votes":0,"sum_votes":0,"stars_attributes":{"read_only":false,"span_bottom":false}},"authors":[{"term_id":1536,"user_id":976,"is_guest":0,"slug":"giuliana","display_name":"Giuliana","avatar_url":"https:\/\/secure.gravatar.com\/avatar\/b77265f07617bb698aac04b5d86f7c40?s=96&d=retro&r=x","description":"","first_name":"Giuliana","last_name":"","user_url":""}],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/vashmeh.ru\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/23553"}],"collection":[{"href":"https:\/\/vashmeh.ru\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/vashmeh.ru\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/vashmeh.ru\/wp-json\/wp\/v2\/users\/976"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/vashmeh.ru\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=23553"}],"version-history":[{"count":1,"href":"https:\/\/vashmeh.ru\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/23553\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":23554,"href":"https:\/\/vashmeh.ru\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/23553\/revisions\/23554"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/vashmeh.ru\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=23553"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/vashmeh.ru\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=23553"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/vashmeh.ru\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=23553"},{"taxonomy":"author","embeddable":true,"href":"https:\/\/vashmeh.ru\/wp-json\/wp\/v2\/ppma_author?post=23553"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}