{"id":23672,"date":"2023-04-13T11:14:45","date_gmt":"2023-04-13T11:14:45","guid":{"rendered":"https:\/\/vashmeh.ru\/?p=23672"},"modified":"2023-04-13T11:14:46","modified_gmt":"2023-04-13T11:14:46","slug":"da-moglie-pudica-a-puttana-03","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/vashmeh.ru\/cornuti\/da-moglie-pudica-a-puttana-03\/","title":{"rendered":"Da moglie pudica a puttana. 03"},"content":{"rendered":"\n

Erano passati sei mesi, nei quali avevamo scopato da soli senza coinvolgere altri. Usavamo vibratori, mi ero spinto a comprare anche un frustino, lei godeva, ma la sua fica non emetteva pi\u00f9 quei lunghi getti e prolungate colate di umori. Le chiesi se le mancavano quegli incontri e la sua risposta si mostr\u00f2 perfusa da una certa mestizia.
\u201cMi manca il trasgredire. Mi manca un cazzo grosso e lungo che mi penetri fin in fondo, mi manca far la troia, ma godo lo stesso e tanto con te.\u201d
Dovevo ammetterlo, anche a me mancava la nostra trasgressione. Averla vista godere, e cos\u00ec tanto, era stata per me un\u2019emozione fortissima, intensa, piacevole e molto eccitante. Anche io, come lei, avrei voluto condividere lei con un altro o altri, ma con chi? Con Franco ed i suoi amici, era andata benissimo: massima riservatezza, igiene, ma, nella cerchia di nostri amici? Nemmeno a pensarci. Internet? Lei non si fidava, quindi andavamo avanti con piacevoli fantasie.
Ho un cugino pi\u00f9 grande di me di 15 anni e tempo addietro viveva al sud Italia
Suo figlio, un ragazzo di 21 anni, doveva venire nella nostra citt\u00e0 per alcuni mesi per uno stage universitario e mi chiese se gli trovavo una stanza. Chiesi in giro, mi informai, ma i prezzi erano sempre troppo alti per le sue tasche. Fu mia moglie, nella sua indole di una vita fa un po\u2019 suora, a suggerire di sistemarlo da noi: lo spazio c\u2019era. A me l’idea di doverci privare della nostra libert\u00e0 non piaceva molto, ma, alla fine, mi rassegnai e diedi il mio assenso. Erano due settimane che Angelo era da noi. Era un ragazzo taciturno, solitario, dedito unicamente allo studio. In casa poi non lo si sentiva. Aiutava in quelle poche cose che vi erano da fare, ma, per il resto, se ne stava in silenzio a studiare. A quel lato, decisamente positivo, faceva da contraltare la drastica riduzione dei nostri rapporti sessuali. Scopavamo in silenzio e, anche quando eravamo soli in casa, eravamo sempre con il timore che lui potesse rientrare all’improvviso. Insomma, non avendo figli, non eravamo abituati ad avere altre persone che giravano in casa. La notte, cercavo di acuire l’udito per verificare se si sfogasse masturbandosi, ma niente, e, allo stesso modo, non l’abbiamo mai visto in boxer, insomma un mistero totale. Un pomeriggio mi ritrovai a rincasare con largo anticipo rispetto al solito: avevo una visita dal dentista. La casa sembrava deserta, salii di sopra per farmi una doccia e, quando entrai in bagno, vidi lui seduto sul water, con in mano un perizoma di Alba. Lo annusava e si menava una verga da paura. Rimase di ghiaccio e, quasi impaurito, balbett\u00f2:
\u201cScusa, non so cosa mi ha preso.\u201d
A fatica si alz\u00f2 e si chiuse in camera sua a chiave. La sera disse che non stava bene, non aveva fame e non scese. Alba si preoccup\u00f2 e, a quel punto, le raccontai l\u2019accaduto. Ci fu un lampo nei suoi occhi: la lussuria che albergava in lei, aveva immediatamente elaborato un\u2019opportunit\u00e0.
Prepar\u00f2 una tisana, si mise una vestaglia che mostrava il suo intimo e sali di sopra. Buss\u00f2, si fece aprire e, con fare dolcissimo, lo approcci\u00f2 chiedendogli cosa poteva fare per lui, per farlo stare meglio. Io, dal corridoio, seguivo la vicenda. Lei gli pass\u00f2 la mano tra i capelli, gli sent\u00ec la fronte, aveva detto che aveva mal di pancia e, quindi, gli ordin\u00f2 di bere la tisana, mentre, nel frattempo, gli massaggi\u00f2 la pancia. Non volle eccedere e lo lascio l\u00ec. Socchiuse la porta e, mentre sistemava la lavastoviglie, le misi una mano sul culo, da dietro: avvertii subito che il suo perizoma era umido e le sussurrai:
\u201cChe troia che sei!\u201d
\u201cS\u00ec, lo so. E sono molto fiera di esserlo.\u201d
Pi\u00f9 tardi andai io a riprendere la tazza, gli chiesi come stava e mi rispose: “molto meglio”. A quel punto gli parlai.
\u201cNon ti devi scusare di nulla: io, al tuo posto, avrei fatto lo stesso e, forse, anche di pi\u00f9!\u201d
Lui era rilassato, si alz\u00f2 e scese gi\u00f9, si mise seduto sotto il porticato. La serata era piacevole e gli portai un panino ed una birra. Scoprii che, anche se non fumatore, ogni tanto una sigaretta la fumava, cosi ne accesi due. Parlammo. Venni a sapere che, al paese, non aveva una ragazza fissa, ma era perso per una donna di dieci anni pi\u00f9 grande. Si era rilassato ed ora stava parlando a ruota libera. Mi confid\u00f2 che ci aveva sentito scopare una sera, che trovava Alba bellissima; spesso aveva spiato anche i genitori, insomma era in piena tempesta ormonale. Salutandolo con un sorriso, gli diedi un suggerimento: \u201cStasera, spiaci meglio.\u201d
In camera, presi a leccare Alba, la sentii fremere come non succedeva da tempo, le schiaffeggiavo la fica.
\u201cTi piace, troietta? Mi sembri gi\u00e0 abbondantemente calda.\u201d
\u201cS\u00ec, lo sai che adoro essere trattata da troia. Mi eccita da matti.\u201d
Mi feci montare con lei rivolta verso la porta, sperando che Angelo fosse l\u00ec, a spiare.
\u201cTi piacerebbe aver un altro bel cazzo in bocca, vero? E anche in culo?\u201d
\u201cS\u00ec, s\u00ec! Lo vorrei tanto!\u201d
Avevamo riconquistato la nostra libert\u00e0: ci sentivamo liberi come quando in casa eravamo da soli. La scopai con vigore. La sentii venire come una fontana. Volle la sborra in bocca e la ingoi\u00f2 tutta, poi, nuda, si alz\u00f2 e and\u00f2 in bagno, passando davanti alla porta di Angelo: la trov\u00f2 socchiusa. Erano due notti che scopavamo facendo anche rumore, ma di Angelo nessun segno. Pensai che, forse, mi ero spinto troppo avanti, cos\u00ec una mattina, mentre lo accompagnavo all’universit\u00e0, mi disse:
\u201cSei fortunato ad avere una moglie cos\u00ec.\u201d
Avevo capito benissimo, ma decisi di approfondire.
\u201cChe intendi “cos\u00ec”?\u201d
\u201cUna donna bellissima, sensuale, aperta.\u201d
\u201cAperta a cosa? Non capisco, sii chiaro.\u201d
\u201cVi sto sentendo la notte, mi alzo per spiare, e la trovo travolgente.\u201d
\u201cNon ti ho mai sentito, n\u00e9 visto.\u201d
\u201cSon bravo a muovermi nell\u2019oscurit\u00e0.\u201d
\u201cMi hai detto che hai spiato anche i tuoi e loro sono altrettanto aperti?\u201d
\u201cAbbastanza!\u201d
Stava per aggiungere altro, ma si ferm\u00f2, allora decisi di sbilanciarmi.
\u201cInsomma, te la scoperesti Alba?\u201d
Lui mi guarda un po’ intimidito.
\u201cChi non la scoperebbe?\u201d
Allora ho deciso di giocarmela almeno con lui, a carte scoperte.
\u201cNon fraintendermi, non sono bisex, ma saresti disposto a farlo in tre?\u201d
“Con voi, subito! Poi \u00e8 un\u2019esperienza che ho gi\u00e0 fatto e mi piace molto.\u201d
Lo guardo un po\u2019 sorpreso.
\u201cAh s\u00ec? E, se posso, con chi?\u201d
Lui ci riflett\u00e9, poi mi rispose che lo aveva fatto con quelli che definiva una coppia di amici. Decisi di non approfondire: se avesse voluto, mi lo avrebbe detto lui. Nel salutarlo, gli feci una proposta.
\u201cQuanto prima dobbiamo metter Alba in mezzo a noi due.\u201d
Lui mi fa un mezzo sorriso molto complice e mi risponde:
\u201cS\u00ec, sarebbe davvero magnifico.\u201d
In altri momenti avrei telefonato ad Alba e messa al corrente di tutto questo, invece aspettai il ritorno di Angelo. Ci accordammo di aspettare Alba con solo i boxer indosso; quando rincas\u00f2, ci trov\u00f2 cos\u00ec abbigliati.
\u201cOh mio Dio! Che accoglienza stupenda! Questo si che \u00e8 un bel modo di esser accolti in casa!\u201d
Angelo si alz\u00f2, la baci\u00f2, le tocc\u00f2 tette ed io lo seguii, prendendo a spogliarla.
\u201cDatemi il tempo di rinfrescarmi.\u201d
Angelo la strinse a s\u00e9, bloccandola.
\u201cNo, stai bene cos\u00ec! Ti voglio assaporare mentre profumi di femmina.\u201d
E senza aggiungere altro, scese a leccarle il culo. Alba prese subito ad eccitarsi, mentre lui era gi\u00e0 lanciato.
\u201cUuhhmmm, finalmente! Che bello! Sapessi da quanto desideravo leccartelo: hai un culo da sballo!\u201d
Io la baciavo, le stringevo i capezzoli e, quando la volt\u00f2 per leccarle la fica, vidi il suo stupore nel trovarsi davanti una fica davvero particolare: le sue labbra, quando eccitate, erano enormi ed il suo clitoride, sovrastante la fessura, non era di quelli normali: era una rarit\u00e0. Prese a leccarla con lievi colpetti, non entrava dentro la fica, ma saliva al clito come piaceva ad Alba. Andammo in camera. Io mi accomodai e presi a leccare fica e culo. Lui, dopo averla pomiciata a lungo, port\u00f2 la sua verga alla bocca di lei. Non era in piena erezione, ma dest\u00f2 notevole interesse in Alba, che prese a leccarlo e pomparlo pian piano, finch\u00e9 non divenne dritta e dura, leggermente piegata in su. Aveva una bella cappella. Nel veder me, stringer e mordere i capezzoli di Alba, si dedico a ci\u00f2 pure lui. Alba voleva il suo cazzo in fica, allora lo spinse indietro per farlo distendere supino e vi mont\u00f2 sopra. Prese a cavalcarlo, mentre con le mani si apriva chiappe: era un invito esplicito che desiderava il mio nel culo. Bast\u00f2 un po\u2019 di saliva ed entr\u00f2 con assoluta facilit\u00e0. Trovammo il perfetto ritmo e prendemmo a scoparla ed incularla per bene. Lei inizi\u00f2 subito a godere, incitandoci a fotterla sempre pi\u00f9 forte.
\u201cS\u00ec, fatemi godere! Dai, spingi, arriva fin in fondo. Vi voglio sentire tutti e due fino in fondo.\u201d
Venimmo quasi simultaneamente: uno in fica e l’altro in culo: Lui continu\u00f2 a spingere, ma c’era qualcosa che non andava in Alba, che si scus\u00f2, poi and\u00f2 in bagno per tornare dopo poco: le erano arrivate le mestruazioni. Quando aveva quelle sue cose, diventava intrattabile, non ti ci dovevi avvicinare.
Cos\u00ec fin\u00ec l\u00ec, la nostra prima scopata con Angelo.
Angelo si dimostr\u00f2 un po\u2019 inesperto, ma aveva la dote d’esser sempre in tiro. Scopava Alba anche tre volte al giorno. Avendo poi scoperto il fatto che a lei piaceva tanto nel culo, le sue venute finivano sempre l\u00ec. Insomma ora Alba aveva due cazzi a disposizione e, durante la giornata, ne godeva a profusione. Ma c\u2019era un lato di Angelo, oscuro per me.
Spesso mi era capitato di notare che, quando scopavo Alba a pecora, lui da sotto, oltre che leccarle il clitoride, andava a leccarmi palle e culo. Cos\u00ec come era capitato che, talvolta, prima di infilarlo nella fica, la bocca di Angelo leccasse e prendesse in bocca la mia cappella. La cosa non mi dispiaceva, anzi, la trovavo piacevole, trasgressiva, ma quando gli chiedevo se per caso amasse anche il cazzo, le sue risposte erano sempre evasive, finiva con il minimizzare il tutto.
\u201cA volte, mi lascio prendere dal momento, dalla situazione. Quando siamo l\u00ec, mi piace avventurarmi in altre divagazioni.\u201d
\u201cNelle tue esperienze con amici, lo hai gi\u00e0 fatto?\u201d
\u201cS\u00ec, che l\u2019ho fatto.\u201d “Ed anche l\u2019altro ti ha pompato?\u201d
\u201cS\u00ec, lo facevamo.\u201d \u201cSolo pompe o anche anale?\u201d Qui scattava sulla difensiva.
\u201cDiciamo che son cose un po’ particolari e, al momento, preferisco tenerle per me.\u201d
Tutto questo mi incuriosiva ed eccitava. Non avevo mai avuto esperienze bisex e, sinceramente, non ci avevo neanche mai pensato, n\u00e9 fantasticato.
Il suo stage all’universit\u00e0 stava per finire, tra breve lui sarebbe tornato al sud. Tutti e tre ne eravamo dispiaciuti. I contatti con i suoi genitori, erano giornalieri, in special modo con sua madre; lei non vedeva l\u2019ora di riavere suo figlio a casa. Prima della fine dello stage, Angelo ricevette una mail da una ditta vicina a noi. La conoscevo bene, ci collaboravo per lavoro, ci fece un colloquio e, come sempre succede, alla fine la cosa ebbe il solito epilogo:
\u201cLe faremo sapere.\u201d
Angelo, una mattina, con le lacrime agli occhi, ma con tanta gratitudine ed affetto, ci salut\u00f2. La casa era vuota senza di lui. Per circa due mesi eravamo stati, dapprima genitori, poi amanti. Quel ragazzo, inizialmente taciturno, solitario, si era poi dimostrato gentile, vivace, esuberante, attraente, perverso e focoso. Erano trascorse tre settimane dalla sua partenza, quando ci chiamo euforico: la ditta, con cui aveva intrattenuto il colloquio, gli proponeva un contratto di un anno, ma vi era un problema: i suoi genitori desideravano che lui ci riflettesse, che attendesse qualche offerta di lavoro dalle sue parti. Capivo bene loro, ma, al tempo stesso, capivo Angelo: si trattava di una buona offerta e, l\u00ec, sarebbe cresciuto anche dal punto di vista professionale. Inoltre, al sud, la ben nota carenza di lavoro, costituiva un valido elemento per fargli propendere ad accettare il lavoro al nord. Si susseguirono telefonate che duravano ore, con lui e con i suoi e, alla fine, proprio i suoi genitori lo accompagnarono su, per valutare assieme la bont\u00e0 dell’offerta proposta al figlio. Preparammo casa. I suoi avrebbero dormito dove gi\u00e0 aveva dormito Angelo, e lui sarebbe stato nella mansarda, adibita a mio studio e munita di un divano letto. In quell\u2019occasione, mi resi conto che la nostra casa avrebbe avuto bisogno di un bagno in pi\u00f9, nella zona notte. Di mio cugino, serbavo un ricordo vago. Erano almeno venti anni che non lo vedevo. Sua moglie, poi, l\u2019avevo vista solo il giorno del loro matrimonio ed i ricordi erano piuttosto vaghi. Al loro arrivo, oltre ai soliti abbracci e baci di benvenuto, notai il desiderio negli occhi di Alba, cos\u00ec come notai anche le occhiate che mio cugino Massimo rivolgeva al culo di Alba, nonch\u00e9 lo sguardo, quasi di sfida, di sua moglie Maria nei confronti di Alba. Furono quattro giorni nei quali la famiglia di Angelo discusse, visitarono la ditta, andarono a vedere alcune camere per l’eventuale trasferimento di Angelo. Noi cercammo di rimanere il pi\u00f9 possibile defilati, rispondevamo solo a qualche loro domanda, tenendo, in ogni caso, un profilo basso. Alla fine i suoi si convinsero che era una buona opportunit\u00e0 per Angelo. Su nostro consiglio, stabilirono che era bene per Angelo aspettare a trovargli una stanza e, nel frattempo, avrebbe continuato a stare da noi. Si fermarono altri due giorni, nei quali facemmo un giro turistico di buona parte della nostra provincia; Massimo si dimostr\u00f2 come Angelo, simpatico, introverso e molto attento al culo di Alba e, poi, tra l\u2019altro, era decisamente un bell\u2019uomo: moro, carnagione scura, alto e con un fisico asciutto. Maria era un mistero per me: morissima, due tette abbondanti, culo basso, qualche kg. di troppo. Sembrava; a volte, una donna mite, in altre una autoritaria. Angelo avrebbe iniziato a lavorare tra tre settimane e, su invito dei suoi, decidemmo di andar gi\u00f9 per una settimana, a fine mese. Dopo di che, Angelo sarebbe salito con noi. Erano gli ultimi giorni di maggio, ne avremmo approfittato per una breve vacanza.
Prima di scendere gi\u00f9, tra Angelo e Alba ci furono frequenti telefonate, scambi di mail, partimmo di buon mattino. La distanza era notevole fino al Salento. Durante il viaggio, Alba mi inform\u00f2 delle loro conversazioni via mail.
\u201cCosa ne pensi dell\u2019incesto?\u201d
L\u2019ho guardata con un po’ di stupore. Ero stato colto di sorpresa.
\u201cCosa intendi, di preciso?\u201d
\u201cSe avessimo avuto dei figli, ci avresti fatto sesso?\u201d
Stava toccando un tasto alquanto dolente: effettivamente il non aver avuto figli, era ancora una spina nel fianco per entrambi, un dolore ancora presente anche se superato.
\u201cNon saprei, non ci ho mai pensato, e tu?\u201d
Lei mi fiss\u00f2 in faccia. La sua risposta fu pi\u00f9 decisa.
\u201cPer come sono oggi, s\u00ec, forse s\u00ec. Ma, perch\u00e9 questa domanda?\u201d
\u201cAngelo ha fatto e fa sesso con i suoi genitori.\u201d
\u201cMa dai, e come fai a saperlo?\u201d
\u201cMe lo ha confidato lui, in questi giorni.\u201d
\u201cE quindi?\u201d
\u201cQuindi, vediamo che succede.\u201d
\u201cNel senso che saranno giorni di sesso e orge?\u201d
\u201cVediamo; riflettiamoci, ma l\u2019idea \u00e8 eccitante quanto trasgressiva.\u201d
\u201cMa se mi dici “vediamo” significa che gi\u00e0 ne avete parlato? Poi, perch\u00e9 me ne parli solo ora?\u201d
\u201cVoglio rifletterci su e capire.\u201d
\u201cSei diventata tanto troia, che non vedi l\u2019ora, vero?\u201d
\u201cSono combattuta, ma, forse, s\u00ec, hai ragione: non vedo l\u2019ora.\u201d
\u201cE come pensi di realizzare la cosa?\u201d
\u201cCredo che Angelo, ci stia lavorando.\u201d
\u201cHai capito il porcellino?!\u201d<\/p>\n

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