Era da un paio di giorni che ci pensavo, così ieri mattina ho messo l’anello al pene, che me lo ha reso bello turgido, poi ho indossato dei pantaloni senza mutanda, e sono uscito. Obiettivo della passeggiata, osservare le reazioni della gente. Già allo specchio mi sono reso conto che si vedeva chiaramente il salsicciotto che spingeva la stoffa, ma senza vergogna ho aperto la porta e sono uscito. Alla fermata dell’autobus, le prime occhiate, furtive di un paio di signore. Quando sono salito, mi sono messo lungo il corridoio, in piedi di fianco a una ragazza, una gran bella fica per dirla alla francese, che giocherellava con il telefono. La mia salsiccia ha avuto una ulteriore erezione, anche un poco dolorosa dovuta all’anello, e ha gonfiato ulteriormente la patta. L’imbarazzo che ho provato non si può descrivere, mentre l’espressione della ragazza ,quella sì. Ha guardato proprio lì, spalancando gli occhi, probabilmente non credendo a quello che vedeva, poi ha sbirciato in alto per vedere la faccia de il proprietario di tale cazzo, ma cercando di non farsi vedere. Io mi sono imposto di non guardarla ma la salsiccia anellata si muoveva di moto proprio, spingendo la testa in giù e su, provocando alla ragazza un sorriso che giuro, l’avrei baciata per ore . Mi sono poi spostato, mettendomi di fianco a una signora in piedi anche lei, che subito non ha fatto una piega, poi per caso ha visto l’anguilla che fremeva e non ha più staccato gli ochi. Ogni dieci secondi si umettava le labbra con la lingua, e per la miseria, me ne stavo venendo nei pantaloni tanto era arrappante. Quando è scesa , mi ha strizzato l’occhio e io , stupido non sono stato pronto ad approfittarne. Quella è stata una scopata persa, al cento per cento. Poche fermate dopo sono sceso e sono andato in un negozio di abbigliamento situato in un centro commerciale.. Il negozio è affollato e cerco da solo dei pantaloni. Arriva subito una commessa, molto giovane , carina. Non ci mette che qualche secondo ad accorgersi della banana semovente. Con grande professionalità si impone di non guardare, ma l’occhio gli cade spesso sul gonfiore extra large. Mi accompagna ai camerini mettendo i pantaloni sulla sedia. Nel camerino mi spoglio, e il cazzo gonfio si erge in tutta la sua natura. Indosso il capo nuovo, ma lì davanti fa fatica a chiudersi. Sbircio fuori ma lei non c’è per cui decido di rimanere in attesa che ritorni. Appena la vedo la chiamo, cercando di rimanere dietro la tenda con il corpo , mentre lei mi chiede come mi stanno i pantaloni. Gli rispondo che avrei bisogno di una misura più comoda. Lei subito dopo ritorna con un altro paio, che prendo allungando un braccio fuori dalla tenda. La tenda, appesa con anelli che scivolano, lascia uno spiraglio di una decina di centimetri scarsi, da cui intravedo passare i clienti . Mi tolgo i pantaloni e con il cazzo in tiro mi avvicino quel tanto che basta per far vedere l’attrezzo a chi sta fuori. Cerco di fare con calma, sbircio se sta passando qualcuno, e mi infilo i pantaloni senza abbottonarli, rimanendo in vista dei clienti che non tardano ad arrivare compresa la commessa che avvicinatasi mi chiede come mi stanno. Rispondo che sono pronto tra un secondo facendo svettare il cazzo vicino alla fessura. Me li abbottono senza tirare su completamente la cerniera e lasciando in bella vista il membro che usciva con la cappella grossa. Guardo la commessa con occhi pietosi e mi scuso cercando di coprirla con la mano < Porti pazienza è un vero problema mi creda > e fingo disagio. Nel guardarla, impreparata a tale scena e comunque interessata perché lo sguardo è fisso li davanti, mi eccito ancora di più e il cazzo, scosso da incontrollabili fremiti , esce quasi completamente dalla cerniera. Lei si mette una mano sulla bocca aperta, forse per non gridare dallo stupore o dalla meraviglia, e io ne approfitto per scusarmi ancora di quel imbarazzante problema < sapesse come mi condiziona la vita > cercando di coprire quello che si può. Lei ,rossa in viso non risponde, ma almeno non urla o peggio non minaccia di chiamare qualcuno.Mi dice invece di portarli in cassa e se ho bisogno di aiuto la potevo richiamare. Intanto due ragazze,giovanissime,passano accanto a lei con in mano delle magliette, e come avessero un radar notano subito il cazzo turgido tenuto timidamente nascosto dalle mie mani, e ridendo come matte entrano in un camerino di fronte al mio. Dopo due secondi le vedo sbirciare scostando di poco la tenda. Tolgo i pantaloni nuovi e prima di indossare i miei usati, metto in bella mostra il cazzo gonfio all’inverosimile scostando anch’io un poco la tenda. Anche una ragazza con un bambino in carrozzina con la coda dell’occhio mi vede e infatti dopo pochi metri si gira e ritorna indietro fermandosi di fronte . Si morde il labbro inferiore mentre con una mano si porta una ciocca di capelli dietro l’orecchio . Ha un bel seno gonfio sotto la maglietta, è un po’ in carne e il suo sguardo fisso sul mio sesso mi eccita da morire. Inizio a segarmi guardandola negli occhi, il cazzo è totalmente in vista e questo mi eccita ancora di più. Vedo dietro di lei le due ragazze uscire dal camerino e guardarmi attentamente il cazzo,duro,rosso, pronto per scoppiare. La mamma ha le labbra socchiuse e si passa la lingua più volte sul labbro superiore e poi inferiore, non perde di vista nemmeno per un secondo il mio cazzo che si prepara ad esplodere. Intanto le ragazze si sono avvicinate e stanno filmando con il telefono . Non c’è la faccio più a trattenermi e esplodo in una grossa sborrata liberatoria . La mamma si avvicina ancora di più, oramai è a circa trenta centimetri, con la lingua mi fa capire che gli sarebbe piaciuto assaggiare,mentre una ragazza alle sue spalle spalanca gli occhi estasiata mentre filma gli schizzi che finiscono alcuni sulla parete del camerino,altri addirittura fuori,sul pavimento. In quel momento arriva la commessa,forse attratta dalla coda anomala di persone fronte a me. Vede le numerose gocce di sborra per terra e il mio cazzo bagnato scappellato oltre ogni limite ma ancora duro ,pronto a ricaricare. La mamma ancora con la lingua sulle labbra mi manda un bacio e si allontana, le due ragazze stanno filmando il pavimento incredule di aver visto un cazzo sborrare in un negozio ,mentre la commessa audace, si avvicina, scosta la tenda e guardando la mia verga dritta come il marmo mi chiede < ciao, finisco il turno alle 14,ti va di prendere un caffè ? >
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