Falsamente innocente – La perversione continua

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Falsamente innocente – La perversione continua


Lo segavo ogni pomeriggio e mi facevo leccare, ma ben presto iniziò a non bastarmi più. Volevo provare la monta ma avevo paura. Se mi avesse fatto male, se mi avesse graffiato con le unghie o morsicata?
Mi rendevo conto che era un abuso, ma il fatto che non fosse doloroso per lui mi incitava a continuare, ma non poteva esserlo nemmeno per me. Se mi avesse lasciato segni come li avrei spiegati? E se mi avesse morsa? Avevo una paura folle anche del nodo: vedevo quanto gli venisse grosso, era come un pugno e pensare di averlo dentro era impensabile. Quindi, avrei dovuto trovare un modo per farmi scopare senza fare entrare il nodo ma era più facile a dirsi che a farsi.
Iniziai con il preparare la scena: un tappeto per Terra per attutire la durezza del pavimento contro le mie ginocchia, un vecchio lenzuolo per raccogliere peli e sborra così che non dovessi impazzire per pulire dopo e mi vestii a strati, un dolcevita sotto e una maglietta sopra per impedire alle sue unghie di graffiarmi. Tentai molte volte di farmi montare ma lui non restava sulla mia schiena. Lo segavo muoveva il bacino e io cercavo di metterlo sopra di me ma non restava e quando scendeva la punta del cazzo era tornata nel fodero. Finivo sempre per farmi leccare e godere così.
Continuai a vedere video e alla fine pensai di provare a farmi penetrare senza la monta.
Dopo tutta la preparazione lo feci entrare, iniziarono le coccole, passata l’euforia lo feci sdraiare e ripresi ad accarezzarlo, mi sedetti sul pavimento con lui e mi sistemai, non senza fatica, in modo che la vagina fosse di fronte al suo membro. Presi a segarlo e la punta uscì, la posizionai al mio ingresso e continuai a muovere la mano spronando il cazzo ad uscire dal fodero facendolo entrare dentro di me. Lo sentivo crescere, avanzare, lui provò più volte ad alzarsi, a sfuggirmi ma aveva una mia gamba sopra e lo tenevo giù con l’altra mano.
Quando uscì il nodo misi due dita dietro quello e cominciai a scoparmi, come fosse un cazzo finto ma era mille volte meglio. Era caldo, pulsava e si ingrossava sempre più. Godetti innumerevoli volte soprattutto quando sentii la sua sborra liquida che mi riempiva, che colava fuori.
Mi scopai in quel modo per settimane, poi ancora sentii il bisogno di avere di più, tentai ancora la monta ma lui non ne voleva sapere di starmi sopra.
Un pomeriggio, dopo l’amplesso, mentre lo stavo facendo uscire, si avvicinò alla porta la femmina ed ebbi un pensiero lascivo, peccaminoso, la feci entrare, mi sedetti sulla scala a gambe aperte e iniziai a coccolarla. Spinsi coi muscoli vaginali e un po’ della sborra di Fusco gocciolò sul marmo, lei mosse il naso, annusò l’odore e subito venne a leccare. Prima la scala poi me. Mi aprii le labbra e spinsi ancora e lei lappò con ingordigia, aveva la lingua più piccola del maschio ed entrò di più. Ebbi un altro orgasmo e quello divenne il mio nuovo rituale.

Continuai a lungo, ma sentivo sempre il bisogno di provare la monta, ma Fusco non restava su o non restava eccitati, mi decisi a compiere una scelta pazza.
Il venerdì andai al canile e dissi di avere l’intenzione di adottare un cane, di aggiungerlo alla mia famiglia pelosa. Convenni con loro che erano i miei cani a doverlo scegliere ma farlo al canile sarebbe stata una perdita di tempo, troppi odori, troppe distrazioni. Poi io volevo un maschio, di taglia medio grande, quindi loro avrebbero dovuto scegliere tra la mia scrematura. Proposi di portarne a casa uno ogni venerdì, per vedere le loro reazioni. Mi informai sull’età e la salute, malattie e altro, tutto sempre per la salute dei miei cani, ricordando che avendo una femmina, poteva essere montata dal nuovo arrivato, anche solo per una cosa di dominio, e non volevo avere problemi in quel senso: tolgo un cane dal canile e ne porto una dal veterinario?
Mi diedero un meticcio di golden retriever, un cane mansueto di natura.
I miei due li avevo chiusi nel recinto prima di andare al canile. Entrai con la macchina fin quasi contro la porta e feci entrare il cane direttamente in casa.
Avevo preparato già tutto e questo mi fece sentire ogni attimo una porca stratosferica. Accarezzai il cane a lungo, già ci conoscevamo, quindi era fiducioso, lo toccai sotto, presi a segarlo e poco dopo lui cominciò a muovere il bacino. Lo segai fino a fargli ingrossare io nodo e il cazzo gli uscì dalla guaina. Era più grosso di quello di Fusco e anche il nodo diventava sempre più importante.
Mollai il cazzo e mi tolsi i pantaloni, mi sedetti sul secondo gradino, ripresi il fallo rosso e lungo e lo puntai al mio ingresso, mi riempì subito e lui cominciò a leccarmi sul viso, arcuando il corpo.
Sentii la fica gocciolare, tolsi il cazzo e guardai gli schizzi colpirmi il clitoride e le labbra, era così caldo e piacevole, mi penetrai di nuovo e continuai a scoparmi con quel pezzo di carne, godendo come una pazza.
Poi lo lasciai libero e poco dopo il cazzo gli tornò molle e si ritirò.
Gli diedi da bere, lo coccolai, ma poi tornai a toccarlo sotto e lui reagì subito, sentii un abbozzo di nodo alla base. Mi misi a quattro zampe e mi voltai per prendergli le zampe anteriori ma fu lui a saltarmi sulla schiena, lo sentii contro subito, il suo pelo sulle chiappe, poi il cazzo e sbatteva, infilai una mano tra le gambe cercando di acchiapparlo ma era troppo veloce, poi scese da me. Ci riprovammo per tre o quattro volte, ma desistetti, stanca e nervosa. Lo feci sdraiare come facevo con il mio cane e lo scopai così.
Intanto erano passate tre ore, alle sei sarebbe tornato mio marito e io dovevo riportare il cane al canile e pulire tutto. Lo misi in macchina e lo riportai dicendo che avevamo bisogno di altri incontri, che i miei cani si erano agitati e non c’era stato un incontro diretto. Tornai a casa e nascosi tutto, feci appena in tempo a mettere l’acqua sul fuoco che lui tornò. Mi disse che all’ingresso c’era un odore strano e quasi mi tradii ma dissi che erano entrati i cani, che dovevo ancora pulire.
Cenai con lui con la sborra del cane che macchiava le mie mutandine. Mi sentii perversa e sporca, ma mi piacque e seppi che non avrei più smesso, ero entrata in un circolo vizioso, sapevo di essere un errore ma era troppo eccitante

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6 thoughts on “Falsamente innocente – La perversione continua

  1. elisella

    in assenza di un maschio a due gambe ho deciso di averne uno a quattro zampe, un delirio di titubanze e ripensamenti oltre a paure, ma poi il desiderio prese il sopravvento su tutto e, che scoperta incredibilmente orgasmica, pare impossibile tutto e perfettamente compatibile con le nostre caratteristiche femminile, sia fisiche che fisiologiche, pazzesco no? Eppure dopo le prime due volte tutto va per il meglio, ha imparato bene, sa come e cosa voglio, certo che la prima volta tra paura e inesperienza tutto sembrava assurdo ma poi la semplicità dell’amplesso facilita tutto, ma che goduria!

    1. Qualchetrasgressione

      grazie per avermi fatto sentire meno sola, condividere questo piacere non è facile, anche se solo a parole
      Immagino che essendo sola i vs rapporti saranno molto frequenti, solo al pensiero di tale libertà sento il bisogno di… ma devo attendere.

  2. Priscilla

    beh insomma non è difficile fare un pompino al proprio amato cane, è più facile che farlo al proprio ragazzo, anzi per dire il vero io trovo più soddisfacente farlo al mio amatissimo Trek, mi piace perché è diverso più grosso si impugna meglio e poi eiacula moltissimo, insomma una goduria farsi leccare e poi spompinarlo, sembra fatto apposta per soddisfare le esigenze femminili, non ci credevo, mai dire mai nella vita, poi eccomi qui a raccontare la pazzia di piaceri e orgasmi che non conoscevo, diversi da quelli provati con il mio ragazzo.
    Adesso non so proprio come dirglielo o meno, non so come reagirebbe, più che altro la paura che mi lasci e lo dica ai quattro venti per umiliarmi, cazzarola non mi sento una pazza nemmeno una depravata, sono onesta con lui, non l’ho tradito quando potevo farlo con due ragazzi in periodi diversi, e non credo proprio di averlo tradito amando il mio Trek che ho da prima di conoscere lui.

    1. Qualchetrasgressione

      ciao, grazie per aver condiviso la tua esperienza con me, ma sul condividerla con il tuo lui, non so.
      beh credo tu sappia se a lui possa piacere o meno, magari ne avete parlato in modo generico, io con il mio lui ho mantenuto il segreto, non capirebbe, primo evidenzierebbe la blasfemia della cosa, poi ne farebbe un discorso personale, tipo ” io non ti bastavo?” e poi ancora mi mollerebbe avendo schifo di infilare l’uccello dove è stato quello del cane.
      Sonda il terreno prima di confessare

  3. gerards

    ma quale perversione! é assoluto piacere reciproco se non si fa del male a nessuno, considerato che al cane piace, se non gli piacesse l’animale si rifiuterebbe mordendo, quindi cosa c’è di male? Gode lui e lei se alla base di tutto c’è rispetto reciproco. Ma poi se la natura ha reso compatibile l’unione sessuale tra i due esseri non è per caso, il cane maschio è disponibile in tutte le stagioni, percepiscono i ferormoni della donna e istintivamente lappano, significa che la natura ha concesso questa possibilità alla femmine umane con particolari esigenze psicosessuali più complesse di quelli degli uomini, dunque se queste donne particolari trovano soddisfazione e un equilibrio psicologico giusto perché non dovrebbero coinvolgere il loro amico a quattro zampe, sempre meglio che fare uso di farmaci o terapie psicologiche per avere una propria armonia psicofisica.

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