Ciao, sono Martina,sono una donna di 43 anni, sposata e con una figlia di quasi 12 anni
Il mio racconto è reale e autobiografico, è successo pochi giorni fa, esattamente il 2 giugno per la festa della Repubblica italiana
Abito a pochi km da Firenze ed essendo un giorno di festa insieme alla mia famiglia decidiamo di approfittare per fare una passeggiata per il centro e visitare qualche museo
Giornata caldissima, metto un vestitino corto e leggero,mio marito decide di andare in autobus senza spostare la macchina
Aspettiamo così l’autobus alla fermata vicino casa, finalmente arriva e possiamo partire, l’autobus è già per metà pieno e siamo appena partiti,siamo quasi in fondo,mia figlia seduta,mio marito in piedi davanti a me
Il tempo di altre due fermate e l’autobus è stracolmo
Prossima fermata,altro gruppo di persone e siamo tutti appiccicati come sardine
Un signore distinto,di mezza età con cappellino di paglia e bastone si fa spazio tra le persone e viene dietro di me,tra me e mia figlia che è seduta
Chiedo se vuole sedersi,mi sorride ringraziando e dice che non importa preferisce stare in piedi
E attaccato proprio dietro di me e l’autobus con il suo ondulare lo fa appoggiare sul mio sedere
Mio marito come al solito è a guardare il telefono davanti a me e mi da le spalle
L’uomo ora è appoggiato fisso sul mio culo,guardo mia figlia e per fortuna guarda fuori dal finestrino
Improvvisamente mi sento infilare una mano sotto il vestito e cerca di farsi spazio nelle mutandine
Mi si gela per un attimo il sangue, volevo spostarmi, urlare,fare una scenata, ma non ebbi la forza,guardai prima mio marito,poi mia figlia e infine gli altri passeggeri intorno e quando ebbi la certezza di non essere vista mi lasciai Andare
Mi sposto le mutandine e lascio via libera all’uomo con le sue grosse mani
Mi penetra subito con due dita e inizia a entrare e uscire
La figa è un lago di già e un po’ per la rischiosa situazione,un po’ perché ero arrappata da morire che raggiunsi l’orgasmo subito e poi un altro ancora
Vado con la mano dietro e libero il cazzo gia duro di quell’uomo e inizio a segarlo velocemente
È abbastanza grosso e lo sento caldissimo
Ci siamo,pulsa,pulsa forte e sborra finalmente,flotti caldi di liquido mi cola dalla mano che con nonchalance porto alla bocca leccandola,mio marito ancora al telefono, mia figlia invece è in piedi e ha visto tutto,io faccio segno con la mano di stare zitta e lei annuisce, l’uomo si allontana mentre siamo al capolinea
Mia figlia,in disparte mi dice, ho visto tutto mamma
Tesoro,mi prometti di non dire nulla ne a tuo padre ne a nessuno altro
Lo prometto solo se la prossima volta lo fai fare anche a me
Cosa tesoro?
Prendere un cazzo e assaggiare la sborra
Sei ancora piccola
Vuoi che parlo con papà?
No non ricattare
Allora voglio provare anche io
Ma come facciamo? Dove lo trovo uno? Non hai qualche tuo amico?
Mamma sono degli idioti e magari poi vanno a raccontare tutto a giro ci vuole uno più maturo
Amore non saprei chi
Perché non il nonno?
Mio padre? Sei pazza
Dai il nonno è sicuramente l’uomo giusto
Secondo me sei matta,ma se davvero vuoi possiamo provare….
Continua.. spero vi piaccia e metterò la seconda parte
Bus affollato
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- Giovanissima ma espertssima
- Giochino a terzo: nono atto
bellissimo racconto, interessante quanto strano, spero di leggere presto il seguito
Voglio subito la seconda parte, mi ha fatto eccitare molto, sapendo poi che è reale, voglio capire che ha fatto tua figlia
Racconto eccitante ed intrigante..voglio il seguito
Racconto molto interessante.
Abitiamo vicini…… Chissà, un giorno potremmo raccontarci le nostre esperienze e confrontarci di persona.
Per ora leggo volentieri e mi eccito
il seguito, ci lasci così senza sapere come prosegue con tua figlia?